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Il Carisma dell’Istituto delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori è stato sintetizzato da don Francesco Maria Greco in uno stemma che lui stesso disegnò quando era diacono e che le sue Suore portano ricamato in rosso sulla mantellina o impresso in una medaglia: due cuori con la scritta sottostante “Gustate e Vedete”, racchiusi in una corona di spine, e all’esterno di questa il versetto del Padre nostro “Venga il tuo regno”. Guardandolo si comprende subito che la spiritualità delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori è cristocentrica e mariana, cioè non vi è al centro di essa solo la persona di Gesù, ma anche quella di Maria. Infatti il Cuore ferito e sormontato da una croce rappresenta il Cuore di Gesù, mentre il cuore trapassato da una spada rappresenta il Cuore di Maria. Ambedue portano in alto delle fiamme che vogliono sottolineare come questi Cuori sono simboli di quell’amore immenso che Gesù e Maria hanno avuto e tuttora hanno per ogni creatura.
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I due Cuori

Nella Bibbia il cuore indica il centro della persona, da cui scaturiscono i suoi sentimenti e il suo amore. Così è quindi del Cuore di Gesù e del Cuore di Maria. La devozione a questi due Cuori era molto diffusa al tempo di don Francesco Maria Greco, ma tante volte si riduceva a pii esercizi, ad addobbi floreali e luci dinanzi a immagini o statuette “sdolcinate”, a feste paesane o rionali.
Egli invece comprese che la devozione ai Sacri Cuori, per essere autentica, cioè capace di far crescere spiritualmente, doveva esprimere qualche cosa di più profondo e rifarsi all’accoglienza di un mistero di fede che coinvolge chi lo vive in un rapporto interiore unico e particolare, di adesione e conformazione.
Perciò volle prima da se stesso e poi dalle sue suore, che la devozione ai Sacri Cuori determinasse un atteggiamento di sequela, e quindi di imitazione, di ascolto, di ricerca della volontà di Dio, di fede e di abbandono. Ecco perché scrisse un giorno nel suo diario: “Come il profeta Davide trovò rifugio in una caverna durante la persecuzione di Saul, così noi dobbiamo rifugiarci con fiducia e abbandono nei Sacri Cuori”.
Non una semplice e sterile devozione, quindi, ma un vero e proprio programma di vita, che oggi costituisce l'eredità spirituale delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori. Da alcuni stralci del suo diario: "I Sacri Cuori dovranno essere la nostra norma" "Il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria formano tutta la mia guida" "Vivere intensamente per amore dei Sacri Cuori e per farli amare e conoscere dai fratelli" "Propongo oggi di cominciare nuova vita, con l'aiuto dei Sacri Cuori"

"I Sacri Cuori dovranno essere......la nostra norma""Il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria... ...formano tutta la mia guida""Vivere intensamente per amore dei Sacri Cuori.....per farli amare e conoscere dai fratelli""Propongo oggi di cominciare nuova vita... ...con l'aiuto dei Sacri Cuori"

Le Spine

Le spine presenti nella corona rappresentano le difficoltà e i dolori della vita. In essi non siamo mai soli se ricorriamo a Gesù e a Maria pronti sempre ad accoglierci, ad ascoltarci, a sostenerci, a capirci perché hanno sofferto come noi e ci amano di un amore gratuito e misericordioso.

Gustate e Vedete

I verbi “Gustate e Vedete” tratti dal salmo 33, racchiudono l’invito a sperimentare di persona la gioia, la pace, l’amore che derivano dalla contemplazione e imitazione di questi due Cuori. Le Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori sono chiamate a vivere tutto ciò in modo particolare: il loro impegno deve essere quello di conoscere, amare e imitare i sentimenti e gli atteggiamenti che scaturirono dal Cuore di Gesù e di Maria, per poi farLi conoscere, amare e imitare dai fratelli, i bambini, i giovani, gli anziani, gli ammalati, ovunque il Signore le invia.
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Stemma su Medaglia. Caratterizza la Piccola Operaia dei Sacri Cuori in Italia e all'estero rispettivamente. Presente anche la versione in inglese.

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Venga il Regno Tuo

"Venga il Regno Tuo" sintetizza tutta la nostra azione apostolica: infatti le Piccole Operaie, come piccoli manovali nella costruzione di un edificio, vogliono dare il loro contributo perché nel mondo Gesù sia l’unico Signore e Re della vita di ciascuno, in quanto Lui solo le può dare senso e significato alla vita.
Quindi la Piccola Operaia imitando gli atteggiamenti di Gesù e di Maria, deve essere nel mondo un riflesso dell’amore che caratterizzò i Loro Cuori e questo amore raggiungendo i fratelli potrà suscitare in essi il desiderio di rispondere all’amore di Dio, desiderio essenziale per creare oggi non più la civiltà dell’odio, della guerra e della divisione tra i popoli, ma la civiltà della pace e dell’unità.   
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In Sintesi..
La base essenziale del programma di vita della Suora Piccola Operaia scaturisce dalla contemplazione dei tratti intimi e profondi del Cuore di Cristo che essa è chiamata a far propri per poter "gustare e vedere" nella sua vita la bontà del Signore. Accanto al Cuore di Cristo, la Piccola Operaia contempla il Cuore di Maria, che come calice completamente vuoto ripieno della presenza del Signore meditava nel suo Cuore la Parola di Dio per metterla in pratica.